Anche le muffe possono comportarsi da allergene e, in soggetti predisposti, scatenare reazioni allergiche e asma quando le loro spore vengono inalate. Rispetto alle allergie ai pollini o agli acari della polvere, questo tipo di allergia è meno comune, ma comunque non raro.
Dobbiamo distinguere muffe indoor (che si trovano prevalentemente negli ambienti interni, al chiuso, e muffe outdoor (che si trovano prevalentemente all’esterno, all’aperto, e le cui spore possono viaggiare nell’aria, trasportate dal vento un po’ come accade per i pollini).
All’aperto le troviamo tipicamente dalla primavera all’autunno (dal disgelo al gelo), mentre all’interno è possibile trovare muffe quando vi è umidità: in alcune abitazioni o in altri ambienti come spogliatoi, piscine, palestre.
Infatti, le caratteristiche che favoriscono la presenza e la crescita delle muffe sono due: un’elevata umidità ambientale, derivante da perdite d’acqua o infiltrazioni di umido dall’esterno, e una superficie che ne favorisca la crescita.
Generalmente, quando si effettuano test allergologici per allergeni inalanti, viene testata anche la sensibilizzazione verso le muffe. Quella che più comunemente può causare problematiche allergiche è l’alternaria.
Allergia all’alternaria
L’ambiente ideale per le colonie di alternaria ha un alto tasso di umidità, generalmente superiore al 65%, ed ha una temperatura compresa tra i 18 e i 32 gradi. Questa muffa, di colore grigio verde o marrone, compare generalmente su frutta e legno in decomposizione, sulle foglie di molte piante e sul terreno umido, ma può fare la sua comparsa anche nell’acqua di condensa che spesso si forma sulle finestre di casa.
Le spore di alternaria, come allergeni, sono insidiose perché hanno dimensioni molto ridotte e quindi risultano facilmente inalabili. Inoltre, nei climi temperati come il nostro, restano presenti nell’aria per un periodo piuttosto esteso, che va dal mese di maggio sino a novembre, con picchi di presenza nel periodo di fine estate e inizio autunno.
I sintomi di una allergia all’alternaria sono quelli tipici di una allergia respiratoria: rinite, congiuntivite e spesso asma.
Per tenere lontana l’alternaria dalla propria casa è bene seguire poche semplici regole:
- evitare di riporre nell’armadio indumenti o scarpe umide: umidità e assenza di luce favoriscono il proliferare delle muffe
- assicurarsi di conservare correttamente gli alimenti per evitare la formazione della muffa
- mantenere sotto controllo l’umidità degli ambienti, arieggiandoli frequentemente ed eventualmente utilizzando un deumidificatore
- effettuare di frequente la manutenzione e la pulizia degli impianti di condizionamento e del condizionatore dell’auto, per evitare che nei vecchi filtri si annidi la muffa
- limitare la presenza di piante all’interno della casa e monitorare le loro condizioni facendo attenzione alla comparsa di muffe sulle foglie o sul terreno
- evitare l’accatastamento di legna in luoghi umidi o esposti alla pioggia
In caso di sintomatologia di tipo respiratorio, se si sospetta che la causa possa essere l’allergia alle muffe, è consigliabile consultare il medico di famiglia o lo specialista allergologo.