La BPCO è una malattia dell’apparato respiratorio caratterizzata da un’ostruzione irreversibile delle vite aeree di entità variabile a seconda della gravità, che limita il flusso di aria in entrata ed in uscita dai polmoni. I pazienti affetti da tale patologia, come già discusso negli articoli precedenti, sperimentano la comparsa di affaticamento sotto sforzo e produzione di espettorato cronicamente durante l’anno, nonché frequenti episodi di infezione delle vie aeree.
Cosa si può fare quindi per prevenire o per alleviare i sintomi della patologia qualora questa sia già insorta:
1) Smettere di fumare
sicuramente al primo posto tra i rimedi c’è la sospensione del fumo di sigaretta, principale causa della patologia e principale fattore di aggravamento. Non è mai troppo tardi per smettere di fumare, anche considerando che i benefici si inizieranno a vedere già dopo pochi giorni, non soloper la salute dei polmoni ma anche degli altri organi.
2) Regolare attività fisica
È possibile che i pazienti con BPCO lamentino dispnea (mancanza di fiato) durante l’attività fisica o lo svolgimento delle attività quotidiane, ma questo non deve scoraggiare e al contrario deve sollecitarli a mantenere una regolare attività fisica quotidiana, ad esempio con passeggiate in pianura. Nel tempo l’allenamento quotidiano migliorerà la respirazione anche sotto sforzo e manterrà i muscoli tonici e attivi, anche quelli deputati ai movimenti che consentono il respiro. Se la mancanza di fiato diventa molto problematica, è importante seguire un programma di riabilitazione secondo il consiglio dello specialista pneumologo.
3) Dieta
È importante che un’alimentazione sana diventi parte della routine quotidiana, con assunzione di cibi in quantità e composizione bilanciata, associati ad una adeguata idratazione. Non dimentichiamo che la condizione di sovrappeso renderà ancora più difficile la vostra respirazione perché il grasso nella parete addominale, ostacola il movimento del diaframma, diminuisce l’espansione del polmone durante l’inspirazione e la capacità polmonare stessa, pertanto in questi casi sarà bene impostare una dieta con i consigli di un professionista.
Cosa peggiorerà la patologia:
1) Fumo attivo: come già detto sicuramente l’abitudine tabagica: continuare a fumare peggiorerà lo stato delle vie aeree e di conseguenza la difficoltà di respiro e la predisposizione alle infezioni, nonché aumenterà il rischio di sviluppo di neoplasie.
2) Terapia: la scorretta assunzione delle terapie prescritte o la loro autosospensione determina sia nell’immediato che nel futuro un peggioramento della funzione polmonare, pertanto è raccomandato attenersi alle prescrizioni e ai consigli dello pneumologo curante. Allo stesso modo la non corretta assunzione della terapia, per scorretto uso dell’inalatore, determina una inadeguata cura della patologia con perdita progressiva della funzione polmonare: assicuratevi sempre di utilizzare correttamente il device inalatorio e se non siete sicuri rivolgetevi al vostro medico curante o allo specialista prescrittore.
È raccomandato un regolare follow up con visite periodiche, sia presso il medico di medicina generale per le patologie concomitanti, che presso lo specialista pneumologo per il monitoraggio della funzione polmonare.
3) Sedentarietà: per ultimo è sconsigliata una vita sedentaria, che peggiora la funzione polmonare e determina perdita di forza muscolare. Sono invece incoraggiate le attività sociali e ricreative unitamente a regolare attività fisica quotidiana.
Se nel tempo i pazienti dovessero sperimentare una delle seguenti condizioni è indispensabile rivolgersi al medico curante o al pneumologo di fiducia per una visita di rivalutazione più o meno urgente:
- Tosse con emissione di sangue
- Mancanza di fiato maggiore del solito
- Maggiore quantità di muco e una modifica del relativo colore
- Gambe e piedi gonfi
- Dolore al torace
- Sonnolenza.
- Sbalzi di umore