BPCO, la riacutizzazione dei sintomi

BPCO riacutizzazione dei sintomi - Prendiamo Fiato

Abbiamo definito la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) come una patologia caratterizzata da un’ostruzione irreversibile del flusso aereo polmonare che può causare sintomi respiratori. Interessa un altissimo numero di persone, tanto che si sia una delle maggiori cause di mortalità cronica a livello mondiale (il numero di persone affette da BPCO è in costante aumento). I fattori che contribuiscono allo sviluppo della BPCO comprendono l’aumento del tabagismo e l’esposizione alle tossine da combustibili da biomassa che caratterizza molti Paesi in via di sviluppo.

Quando parliamo di BPCO ci riferiamo quindi ad una malattia comune, che è possibile prevenire ma che non è reversibile. Caratterizzata da persistenti sintomi respiratori e limitazione del flusso aereo, è dovuta ad anomalie delle vie aeree e alveolari. Il processo di rimodellamento dell’epitelio bronchiale, delle strutture alveolari, della tonaca muscolare e del connettivo è causato da infiammazioni ricorrenti legate all’inalazione di sostanze nocive che vanno dallo smog, al fumo, a polveri professionali. L’ostruzione al flusso che ne deriva la rende in parte simile all’asma ma nella BPCO tale ostruzione non è reversibile. Allo stato attuale è tuttavia possibile controllarne i sintomi: terapie sintomatiche adeguate sono fondamentali per rallentare le alterazioni nei bronchi e nei polmoni responsabili del peggioramento clinico.

Riacutizzazioni

Chi è affetto da BPCO può andare incontro a cosiddette riacutizzazioni, o esacerbazioni, della malattia. Si intende cioè un generale peggioramento dei sintomi – tosse, espettorato, respiro difficile e affannoso, dispnea. La riacutizzazione può mimare i sintomi influenzali comuni come febbre, dolori articolari e stanchezza generalizzata.
Possono essere dovute all’inalazione di sostanze irritanti o allergeni, ma spesso sono causate da infezioni di tipo batterico o virale o dalla crescita abnorme di batteri già presenti nelle secrezioni bronchiali dei pazienti BPCO.

Le riacutizzazioni possono essere più o meno gravi: le riacutizzazioni gravi possono portare a un’insufficienza respiratoria acuta: riduzione della saturazione, affanno, sonnolenza fino al coma e possono richiedere una ospedalizzazione urgente. Questi episodi hanno un impatto non trascurabile sull’evoluzione “naturale” della malattia: se ripetute, possono determinare un peggioramento rapido e non reversibile delle capacità respiratorie.

La riacutizzazione necessita una specifica cura medica: è dunque bene essere monitorati dal proprio medico curante, che saprà intervenire con una terapia antibiotica, e/o a base di corticosteroidi. Rimane fondamentale non agire in autonomia, auto somministrandosi farmaci. La terapia farmacologica mira a ridurre i tempi di recupero e ad evitare complicanze che aggraverebbero il quadro di salute già precario dei pazienti affetti da BPCO.

A cura della redazione

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