Come riconoscere i sintomi dell’asma

Prendiamo Fiato - come riconoscere i sintomi dell'asma
È molto importante saper riconoscere in anticipo le crisi di asma, così da prendere i provvedimenti necessari con la dovuta tempestività.

I disturbi provocati dall’asma sono vari e diversi e possono variare di intensità, manifestandosi in forma lieve oppure grave. Nella maggioranza dei pazienti che ne sono affetti, l’asma si manifesta in maniera lieve ed è facilmente controllabile. Tuttavia, in alcuni casi, l’asma può raggiungere una gravità tale da interferire con le normali attività quotidiane. Di seguito mostreremo ulteriori dettagli per capire quali sono e come riconoscere i sintomi dell’asma. 

I tipici sintomi dell’asma

I sintomi tipici dell’asma includono spesso elementi facilmente riconoscibili e identificabili dal paziente stesso:  

  • tosse catarrale o secca 
  • costrizione toracica 
  • difficoltà respiratorie 
  • dispnea 
  • disturbi del sonno dovuti alla mancanza di respiro 
  • dolore al petto 
  • sibili

In genere, i sintomi dell’asma peggiorano durante la notte e nelle prime ore del mattino, in particolare se la malattia non è adeguatamente curata e/o controllata.  

Quando si manifestano i sintomi 

Alcune persone asmatiche sperimentano i tipici sintomi solamente in risposta a determinati stimoli/trigger, mentre altre possono presentarli in modo persistente e continuativo nel tempo.  
I sintomi dell’asma possono, per esempio, comparire o aggravarsi in seguito a: 

La situazione in cui i disturbi provocati dall’asma si aggravano significativamente è nota come attacco d’asma o asma acuto.  
Gli attacchi di asma spesso si sviluppano lentamente: in alcuni casi impiegano anche un paio di giorni per divenire gravi; in altri individui, invece, fanno la loro comparsa improvvisamente, manifestandosi subito in maniera intensa. 

Come riconoscere i sintomi dell’asma

È molto importante saper riconoscere in anticipo le crisi di asma, così da prendere i provvedimenti necessari con la dovuta tempestività.  
Durante una crisi acuta, infatti, i disturbi dell’asma bronchiale possono peggiorare e le cure normalmente utilizzate rischiano di non essere più efficaci come di consueto. 

I sintomi di un attacco d’asma particolarmente grave possono includere:  

  • dispneatossesenso di costrizione al torace (che diventano gravi e costanti) 
  • fiato “corto” e insufficiente, tanto da impedire lo svolgimento delle normali attività quotidiane/abituali (mangiare, parlare o dormire) 
  • respirazione/affannosa  
  • battito del cuore accelerato 
  • sensazione di sonnolenza, stanchezza o vertigini 
  • cianosi diffusa e/o circoscritta: labbra e dita di colore blu  

Ogni paziente asmatico dovrebbe avere un “piano scritto” concordato con lo Specialista di fiducia per poter gestire il peggioramento dei sintomi dovuto ad un attacco d’asma. 

Cosa fare in caso di un attacco grave d’asma 

Se si ritiene di avere un grave attacco d’asma, oppure, ci si trova di fronte ad una persona con una crisi in corso, è necessario chiamare immediatamente il numero telefonico di emergenza 112 così da ricevere una rapida assistenza. 

È molto importante non sottovalutare anche i lievi sintomi iniziali (da segnalare prontamente al medico), poiché vi è il rischio di instaurare una maggiore sensibilità delle vie aeree agli stimoli che provocano restringimento dei bronchi, con conseguente aumento della frequenza degli episodi critici.  

Come riconoscere un attacco d'asma - Prendiamo Fiato

Cosa è la dispnea 

Tra i sintomi più comuni dell’asma vi è la dispnea (cosiddetta fame d’aria), difficoltà respiratoria percepita come temporanea o cronica.  

Si presenta in forma di respirazione difficoltosa, assimilabile alla sensazione di affanno e può manifestarsi in maniera graduale o repentinamente.  

La dispnea può essere collegata a numerose tipologie di malattie a carico delle vie respiratorie. È infatti riconosciuta come sintomo dell’asma bronchiale, ma può anche essere causata da altre condizioni soggettive come, ad esempio, stress o ansia. 

In caso di dispnea, la frequenza e la profondità respiratoria subiscono un cambiamento. Ciò può avvenire durante l’attività fisica e ad altitudini elevate, ma tale aumento raramente causa reale disagio. La frequenza del respiro può aumentare anche in condizioni di riposo, nei soggetti affetti da patologie polmonari come l’asma, oppure, patologie che interessino altri apparati e funzioni. La frequenza respiratoria aumenta, ad esempio, con la febbre. 

In caso di dispnea, il respiro più rapido è associato alla sensazione di mancanza d’aria. Il paziente ha la sensazione di non riuscire a respirare abbastanza rapidamente o profondamente. Potrebbe avvertire la necessità di un maggiore sforzo per espandere il torace durante la fase inspiratoria oppure per espellere l’aria durante la fase espiratoria. Potrebbe, inoltre, percepire l’urgente bisogno di inspirare prima di aver completato la fase espiratoria o avvertire un senso di oppressione al torace. 

Cosa è il sibilo

Il sibilo (wheezing) è un rumore simile ad un fischio, di tonalità relativamente elevata, prodotto dal flusso di aria che passa attraverso le vie aeree ristrette o compresse.  

Il respiro sibilante deriva solitamente da broncospasmo, che può essere peggiorato dall’infiammazione a livello delle piccole e medie vie aeree. 
È un fenomeno piuttosto comune nei primi anni di vita dei bambini. 
Quando gli episodi di sibilo sono ricorrenti, la causa può essere rintracciata in infezioni respiratorie virali frequenti, allergie o asma.  

Oltre all’asma bronchiale, esistono tuttavia altre possibili cause per il respiro sibilante: queste includono irritanti o allergeni inalanti, reflusso esofageo, insufficienza cardiaca.  

Altri sintomi dell’asma: costrizione al torace e tosse 

Altri sintomi che si associano all’asma o alle crisi asmatiche sono: 

  • la sensazione di costrizione al torace, quasi quest’ultimo fosse stretto da una fascia 
  • la tosse, uno dei sintomi più comuni dell’asma 

Generalmente la tosse si accompagna a uno o più dei sintomi precedentemente descritti, mentre in altri casi si presenta anche come sintomo isolato.  

La tosse asmatica è in genere secca e stizzosa, perdura per 5-10 minuti o più, manifestandosi per periodi di tempo anche lunghi. In genere, gli episodi di tosse asmatica sono più frequenti la notte o al mattino presto e possono essere accompagnati da produzione di catarro. La tosse di natura asmatica risponde poco o nulla ai comuni farmaci anti-tosse (sciroppi, gocce, ecc.), mentre si cura e si previene con i farmaci che curano l’asma.  

Cosa genera un attacco d’asma

Sono molti i fattori in grado di provocare un attacco asmatico o di peggiorare la situazione cronica di un paziente asmatico. Tra questi, troviamo sicuramente: 

  • l’esposizione ad allergeni quali acari della polvere o pollini 
  • infezioni come raffreddore o sinusite 
  • sostanze irritanti come fumo di sigaretta, smog o detersivi 
  • alcuni farmaci antinfiammatori 
  • forte stress fisico o psicologico 
  • apnea notturna 
  • reflusso gastroesofageo 
  • attività fisica aerobica 
  • abbassamento delle temperature 

I sintomi dell’asma nei bambini: sono diversi? 

I bambini asmatici possono avere gli stessi sintomi degli adulti: tosserespiro sibilante e difficoltà a respirare. Per alcuni bambini la tosse cronica può essere l’unico sintomo.  
Se il bambino presenta uno o più sintomi, tra quelli di seguito elencati, è necessario prendere subito un appuntamento con uno Pneumologo/Allergologo: 

  • tosse costante (spesso peggiorata da infezioni virali), che si presenta quando il bambino dorme, oppure, si scatena in seguito ad esercizio fisico ed esposizione ad aria fredda 
  • rantolio o respiro sibilante quando il bambino espira 
  • difficoltà a respirare o respiro affannato, che può essere associato all’esercizio fisico 
  • costrizione toracica 
  • fatica 
  • tendenza ad evitare attività sociali o sportive 
  • disturbi del sonno dovuti a tosse, oppure, a difficoltà di respirazione 

Le modalità con cui si presentano i sintomi sono molto importanti e possono aiutare il medico nella diagnosi. Infatti, prestare attenzione anche a quando i sintomi si presentano è fondamentale: 

  • durante la notte o di prima mattina 
  • durante o dopo l’attività fisica 
  • durante determinate stagioni 
  • dopo aver riso o pianto 
  • quando esposto ai comuni agenti che scatenano l’allergia 

Tutti questi elementi, uniti a dei test specifici per diagnosticare l’asma, porteranno ad una corretta e precisa valutazione del caso clinico in seguito alla quale il medico potrà fornire le relative cure e i consigli fondamentali sulla prevenzione degli attacchi d’asma. 

Dr. Marco Perruzza
Specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio UOC Pneumologia P.O. Misericordia, Grosseto

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