Correlazione fra Asma e Sindrome delle apnee notturne(OSA)

L’asma e la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSA) sono due patologie respiratorie che, sebbene apparentemente distinte, possono intersecarsi in modo significativo, influenzando la salute respiratoria e il benessere generale dei pazienti. Questo legame complesso ha portato ad un interesse crescente nella ricerca clinica e nella pratica medica per comprendere meglio la loro correlazione e le implicazioni cliniche associate.

L’asma è una malattia cronica delle vie respiratorie caratterizzata da episodi ricorrenti di infiammazione e restringimento delle vie aeree, che porta a sintomi come respiro sibilante, tosse, respiro affannoso e oppressione toracica [1]. Questa condizione può variare in gravità da lieve a grave e può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui allergeni, irritanti ambientali, infezioni respiratorie e stress emotivo.

La sindrome delle apnee notturne (OSA) è un disturbo del sonno caratterizzato da episodi ripetuti di ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno [2]. Durante un episodio di apnea, il flusso d’aria viene interrotto temporaneamente a causa di un collasso delle vie aeree superiori (VAS), causando risvegli frequenti durante la notte, sonnolenza diurna e affaticamento. La gravità dell’OSA può variare da lieve a grave in base al numero di episodi apnoici durante la notte e alla gravità della riduzione del flusso d’aria [3]. 

Numerose evidenze scientifiche indicano una correlazione significativa tra asma e OSA [4]. L’infiammazione delle vie aeree caratteristica dell’asma può aumentare il rischio di ostruzione delle vie aeree durante il sonno, contribuendo all’insorgenza e alla gravità dell’OSA [5]. Inoltre, alcuni studi suggeriscono che l’OSA possa esacerbare i sintomi dell’asma, peggiorando il controllo della malattia e aumentando la frequenza degli attacchi asmatici [6]. La comprensione dei meccanismi fisiopatologici alla base della correlazione tra asma e OSA è ancora in corso di approfondimento. Tuttavia, si ipotizza che l’infiammazione delle vie aeree nell’asma possa contribuire al collasso delle vie aeree durante il sonno, aumentando il rischio di apnee ostruttive [7]. Allo stesso tempo, i disturbi respiratori notturni associati all’OSA possono causare ipossia intermittente e aumentare l’infiammazione delle vie aeree, aggravando l’asma.

La rilevanza clinica della correlazione tra asma e OSA è significativa. I pazienti affetti da asma dovrebbero essere valutati per eventuali disturbi del sonno, e viceversa. La diagnosi e il trattamento precoce dell’OSA nei pazienti con asma possono migliorare il controllo della malattia asmatica e ridurre il rischio di complicazioni respiratorie a lungo termine. Allo stesso modo, il trattamento dell’asma può contribuire a migliorare la gestione dell’OSA. Il riconoscimento della correlazione tra asma e OSA richiede un approccio integrato nella valutazione e nella gestione dei pazienti. Gli strumenti diagnostici per l’OSA, come il monitoraggio del sonno notturno e la polisonnografia, dovrebbero essere considerati nei pazienti con asma che presentano sintomi suggestive di OSA. Il trattamento dell’OSA può includere terapie di pressione positiva (C-PAP notturna) delle vie aeree, interventi chirurgici o dispositivi di ventilazione, mentre il trattamento dell’asma coinvolge tradizionalmente due tipologie di farmaci inalatori: farmaci da assumere quando compaiono i sintomi asmatici, per un rapido sollievo, e farmaci di fondo,  per il controllo dell’asma, che vanno assunti tutti i giorni. A queste due tipologie di farmaci recentemente si è aggiunta la cosiddetta terapia antinfiammatoria al bisogno (Anti-Inflammatory Reliever, AIR). [1,8,9,10]. 

Nonostante i progressi nella comprensione della correlazione tra asma e OSA, molte domande rimangono ancora senza risposta. La ricerca futura dovrebbe approfondire i meccanismi fisiopatologici alla base di questa correlazione e sviluppare approcci terapeutici personalizzati per migliorare i risultati clinici dei pazienti affetti da entrambe le condizioni. In conclusione, una comprensione approfondita di questa connessione può portare a migliori strategie di gestione e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da entrambe le patologie.

Fonti Bibliografiche: 

  1. “Global Initiative for Asthma (GINA 2024) Guidelines”.
  2. “American Academy of Sleep Medicine Clinical Practice Guideline for the Diagnosis and Treatment of Obstructive Sleep Apnea”.
  3. “National Asthma Education and Prevention Program Expert Panel Report 3: Guidelines for the Diagnosis and Management of Asthma”. 
  4. “The Asthma-Obstructive Sleep Apnea Link – How Does Asthma Influence the Development of Obstructive Sleep Apnea?”.
  5. “Association Between Asthma Control and Obstructive Sleep Apnea Among Adults With Asthma: A Cross-Sectional Study”.
  6. “Prevalence and Clinical Correlates of Obstructive Sleep Apnea in Children With Asthma”, pubblicato su Pediatrics.
  7. “Obstructive Sleep Apnea in Asthma: Impact on Asthma Control and Healthcare Utilization”.
  8. “Impact of Continuous Positive Airway Pressure Treatment on Clinical Features of Patients with Difficult-to-Control Asthma and Obstructive Sleep Apnea: A Pilot Study”.
  9. “Association of Asthma With Obstructive Sleep Apnea: A Systematic Review and Meta-analysis”, pubblicato su JAMA.
  10. “Obstructive Sleep Apnea and Asthma Control in Adolescents: Results from the National Youth Risk Behavior Survey”.

 

Dott. Marco Umberto Scaramozzino – Pneumologo

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