La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) è una patologia caratterizzata da ostruzione al flusso respiratoria irreversibile. La BPCO è inoltre una delle maggiori cause di mortalità a livello mondiale e il numero di persone che ne soffre è in costante aumento. Vediamo maggiori dettagli su cos’è la BPCO, quali sono le cause che la scatenano e i sintomi che provoca.
Cos’è la bronchite ostruttiva cronica e come si riconosce
Si parla di bronchite cronica in presenza di sintomi respiratori tipici (tosse, espettorato giallo-verdastro, affanno, ridotta tolleranza allo sforzo) presenti per tre mesi l’anno per almeno due anni consecutivi. Quando la bronchite cronica comporta anche un’ostruzione del flusso respiratorio, a livello delle vie aeree, viene definita bronchite cronica ostruttiva.
La bronchite asmatica a differenza della BPCO può manifestarsi anche in pazienti giovani con sibilo, una tosse scarsamente produttiva con espettorato biancastro e ostruzione delle vie aeree ipicamente reversibile alla broncodilatazione.
Allo stato attuale è tuttavia possibile controllare la bronchite asmatica: terapie sintomatiche adeguate sono fondamentali per rallentare il declino funzionale responsabile dell’insorgenza di sintomi.
Da cosa è causata la BPCO
I fattori che contribuiscono allo sviluppo della BPCO comprendono:
- l’aumento del tabagismo che caratterizza molti Paesi in via di sviluppo
- l’esposizione a smog e al particolato derivato dalla combustione di biomassa
I tassi di mortalità potrebbero dunque crescere in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Attualmente la BPCO è la terza causa di morte nei paesi industrializzati, si stima che nei prossimi dieci anni, i morti per questa patologia aumenteranno ancora.
La BPCO può essere asintomatica con un decorso lento e progressivo, e può diventare sintomatica dopo anni di malattia. I sintomi tipici sono dispnea, tosse produttiva, senso di stanchezza (anche dopo sforzi fisici molto limitati), predisposizione a contrarre infezioni respiratorie.
Spesso, la BPCO si lega all’inalazione cronica del fumo di sigaretta: questo è infatti il fattore di rischio più comune.
Tuttavia, anche i non fumatori possano svilupparla. Il processo di rimodellamento dell’epitelio bronchiale, delle strutture alveolari, della tonaca muscolare e del connettivo è infatti causato da diversi fattori. L’infiammazione cronica rappresenta una delle cause principali di BPCO.
Enfisema polmonare e BPCO: in cosa differiscono
A differenza della bronchite, che colpisce i bronchi, l’enfisema polmonare è una malattia che colpisce il tessuto polmonare con:
- una distruzione diffusa e irreversibile dell’interstizio polmonare (ovvero della struttura di “supporto” su cui si poggiano gli alveoli)
- l’aumento degli alveoli con la riduzione della superficie totale alveolare
Quali sono i sintomi della BPCO?
È bene sottolineare che la BPCO è una patologia che inganna facilmente: agli inizi del suo sviluppo, infatti, i sintomi sono pressoché inesistenti.
Ecco spiegato perché, nella maggior parte dei casi, ce ne accorgiamo solo quando i sintomi diventano debilitanti in modo significativo e la malattia, già in una fase avanzata, è più difficile da contenere con le terapie.
In ogni caso, esistono anche nella fase iniziale delle avvisaglie cui è bene prestare attenzione, soprattutto se si rientra in una tipologia di soggetti indicati in precedenza (fumatori, individui a stretto contatto con agenti potenzialmente inducibili un danno polmonare. Questi elementi sono in particolare la tosse frequente (con o senza produzione di catarro), la dispnea durante lo sforzo e, al test spirometrico, la limitazione nei flussi espiratori, anche laddove non siano presenti problemi respiratori cronici.
Quando la BPCO è in fase più avanzata, invece, essa si manifesta con sintomi ben più evidenti, come:
- tosse cronica con espettorazione di catarro
- affanno durante sforzi fisici importanti e nei casi più gravi anche a riposo
La ridotta tolleranza dell’esercizio fisico in soggetti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva è una delle principali ragioni per le quali si arriva a ricorrere all’ossigenoterapia a domicilio.
Quando, invece, si hanno difficoltà respiratorie anche in assenza di sforzi particolari, si è tendenzialmente già in presenza di una condizione avanzata.
Il paziente si troverà in difficoltà anche nell’affrontare comuni attività quotidiane, a causa di un persistente senso di stanchezza, affanno e gonfiori alle caviglie. Inoltre, la tendenza a contrarre infezioni respiratorie acute lo potranno condurre, addirittura, al ricovero in ospedale.
Che cosa sono le riacutizzazioni della BPCO
Sebbene la BPCO sia una malattia dove decorso e aggravamento si manifestano gradualmente nel tempo, essa può mostrare delle fasi di riacutizzazioni.
Le riacutizzazioni della BPCO sono eventi acuti con peggioramenti significativi dei sintomi respiratori. Le riacutizzazioni:
- possono causare l’ospedalizzazione del paziente
- sono una causa di morte nel paziente BPCO
- necessitano di terapia antibiotica e cortisonica
Tenere sotto controllo i sintomi e le eventuali riacutizzazioni riveste dunque un ruolo chiave nella gestione della BPCO e condizioni di vita del paziente: riacutizzazioni serie e ripetute, possono portare nel tempo ad un sostanziale peggioramento della capacità respiratoria.